Spostamento sul piano ortogonale
Last updated
Last updated
Questa modalità di editing della posizione è particolarmente complessa e poco utilizzata, ma offre un controllo ancora più esteso dello spostamento. Se la modalità tradizionale prende a riferimento gli assi, e dunque i piani reali relativi allo spazio di lavoro, qui subentrano riferimenti mutevoli, il cui coinvolgimento porta a risultati non del tutto prevedibili, in quanto il riferimento primario è il nostro PDV.
Abbiamo parlato in precedenza di un sistema cartesiano relativo alla gestione del PDV. Possiamo dire quindi che in questo sistema, tre assi x y e z (bloccato), corrispondono agli assi di tilting, panning, e rolling (bloccato) già citati.
L'attivazione di questa modalità si ottiene selezionando lo strumento di posizione, e premendo il tasto SHIFT e mantenendolo premuto durante le operazioni.
Com'è possibile osservare nelle immagini, sono mostrati solamente due assi, che descrivono sull'oggetto un piano ortogonale al nostro PDV. Il movimento è consentito infatti lungo gli assi di tilting e di panning e sul piano da loro descritto.
Dobbiamo immaginare infatti che l'asse di rolling sia una retta perpendicolare e ancorata a noi, e che questo nuovo sistema cartesiano rimanga sempre fisso relativamente al nostro PDV e mutevole quindi rispetto alla spazio.
In qualsiasi direzione orienteremo il PDV, quei due assi e il quadrato all'intersezione rimarranno fissi. Ed ecco dunque la complessità: le coordinate riportate nello specchietto di controllo rappresentano sempre le reali coordinate spaziali dell'oggetto, ma quando agiremo sulla freccia che rappresenta il l'asse di tilting (l'asse x ortogonale secondo il PDV), l'oggetto si muoverà in una direzione che risulta concorde all'asse e al nostro PDV, ma relativamente allo spazio si sposterà invece sulla x e sulla z reali.
Non essendo possibile applicare una rotazione sull'asse di rolling, il movimento applicato sull'asse di tilting (un asse direzionale orizzontale) sarà sempre parallelo al piano orizzontale reale.
N.b.: in questa modalità lo snap è attivo, ma si muove per unità. Ciascuno step misurerà quindi 1m.
Un esempio chiarirà meglio il concetto:
Impostiamo empiricamente un PDV ponendo lo spazio in una prospettiva il più possibile equilibrata, con una rotazione quindi corrispondente a circa 45° su tutti gli assi. Ci accorgeremo del buon esito di questa operazione osservando i tre piani di intersezione degli assi: l'unione dei tre quadrati, prospetticamente tre rombi, disegneranno un esagono regolare. In questo specifico caso, la maggiore precisione ricercata sta però non tanto dall'angolazione rispetto all'asse y, quanto all'equilibrio tra x e z reali.
Impostando con il tasto SHIFT la modalità ortogonale, l'asse di tilting si trova in una posizione che suggerisce un uguale spostamento sul piano reale relativamente alle coordinate x e z, ovvero uno spostamento dell'oggetto su una diagonale compresa tra i due assi.
Applichiamo dunque la traslazione dell'oggetto su questo asse relativo muovendoci verso destra. Si è già detto che lo spostamento è unitario, quindi 1m dal punto di partenza. Abbiamo quindi spostato idealmente l'oggetto per 1m lungo l'ipotenusa di un triangolo descritto da un incremento di x e un uguale incremento di z.
Il teorema di Pitagora e un rapido calcolo ci diranno quindi che sugli assi reali lo spostamento è stato incrementale per un valore di 0,7. Le coordinate di partenza [x: 24 y: 0 z: -24] e quelle di arrivo [x: 24,7 y: 0 z: -23,3] confermano la correttezza di questi calcoli.
Se ciò è vero, cosa ci si aspetta da un'azione sull'asse di panning (la y del PDV)?
Anche in questo caso la risposta può essere complessa, perché se una rotazione sul panning può influenzare la direzione angolare che coinvolge la x e z reali attraverso una traslazione sul tilting, una rotazione sul tilting modifica anche l'angolo incidente sul piano reale: una traslazione sul panning quindi (un asse direzionale verticale) coinvolgerà tutte le direzioni, influenzando x e z dell'oggetto secondo la direzione indicata dalla freccia, e y secondo l'angolo di tilting.
Segue un esempio pratico di una traslazione combinata sugli assi di tilting e panning di un PDV fisso.
La traslazione appena illustrata è stata eseguita per rapidità muovendo il quadratino all'intersezione degli assi: spostandolo verso destra e verso l'alto si è ottenuta una traslazione incrementale che coinvolge x, y, e z. Si può notare infatti che seppure lo step sia unitario, la y riporta un valore finale di 0,8 determinato dalla particolare angolazione dell'asse di tilting.
Ma l'asse di panning impone realmente una traslazione verticale?
Risposta breve: no.
Dire che non è abilitato il rolling, corrisponde a dire che è questo è fisso con un angolo di rotazione di 0°.
Ma il tilting è applicabile su un angolo di 360°. Questo significa che un PDV perfettamente ortogonale rispetto al piano, quindi con una rotazione sul tilting per un angolo di 90°, porterà l'asse del panning ad essere parallelo al piano stesso.
In questa condizione, l'asse del tilting e l'asse del panning influenzeranno entrambi a seconda della direzione sia la x che la z.
L'oggetto traslato conserverà quindi il proprio valore di y.
Nell'esempio che segue: lo spostamento del cubo giallo poggiato sul piano mantiene costante il valore y: 0.